"Un uomo che teme di soffrire soffre già quello che teme." Montaigne

17 giugno 2012

Notturna

Non tutto coprono le parole, non tutto esprimono con la loro natura arbitraria, non tutto possiedono. O forse non possiedo io, le parole, quelle che possano raccontare questa necessità implacabile, questo squarcio del mio cielo, questa luce abbacinante. È il mito della caverna, quando, abituati alle ombre, vediamo la realtà nella luce, e ci accieca. Così come occhi bui in pieno sole, la lingua trema di pensieri sconosciuti, perché bruciante è la realtà. E non conosce momento, passato, presente, futuro, ed è in ogni briciola di esso. E non conosce luogo, vita, sogno, ed in essi passeggia chetamente. È tutto, dal primo istante, in ogni cosa e sopra ogni cosa. È la parte più grande di me, la più bella. È casa, in ogni spazio, in ogni tempo. È un incantesimo, direbbe qualcuno. È magia, questo è certo. È una forza incomprensibile ed inspiegabile. È.

4 giugno 2012

La fine del mondo

Finisse il mondo domani avrei fino all'ultimo
tenuto stretta ogni cosa tra le mani.
Un tuo sorriso
che s'illumina non visto
che si schermisce dietro muri
d'imbarazzo, di dolcezza,
la tua bellezza che non riconosci
e che disegnerei a memoria
- fossi un artista, un poeta, o altro ancora.
La stanchezza che ti coglie e prende con sé
anche me, in un solo abbraccio.
La forza che hai nel condurre le tue battaglie,
le tue medaglie, le piccole cadute d'ogni giorno.
Averti attorno.