"Un uomo che teme di soffrire soffre già quello che teme." Montaigne

7 ottobre 2010

Bari. 07 ottobre 2010 - or mai

La sensazione forte è di non fare mai abbastanza. La giornata si chiude tra le mani. Il tempo è finito, eccolo qua. Cosa rimane? Anche l'aria volatilizza, quando dischiudo le dita. Come un foglio accartocciato, tenuto per anni privo d'ossigeno. Le reazioni chimiche lo mutano, e quando finalmente l'aria torna sana, esso si disintegra, muore ancor più, senza lasciare traccia. E' il mio giorno.
Farai tutte queste storie quando scadrà davvero il tempo? Tutto il tempo? Nessuno t' aprirà la porta, da nessun girone. Neppure il tuo caro limbo. Nessuno vorrà ascoltare i tuoi piagnistei, i tuoi rimpianti. Allora ce l'avrai tutto, il tempo. Per aprire le mani e costruire. Un girone tuo. Ma no, inutile, non avresti amici. Meglio una casetta, una tana, forse una cella. Il minimo per la sopra-vivenza (vita del livello superiore - in fondo, siamo solo i personaggi di un videogame).

4 commenti:

  1. non riesco a non classificare ogni tuo post che leggo come "assurdo"!

    in ogni caso credo sia normale pensare di non fare mai abbastanza.
    le idee che ci si pone in testa come obbiettivi sono delle idealizzazioni perfette della realtà, e la realtà non è perfetta.
    se la realtà fosse perfetta non avrebbe senso l'idea di idea. o l'idea di fare abbastanza. o anche semplicemente l'idea di fare qualcosa.

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  2. Siamo tra mondi paralleli. E la realtà... è che ci piace.

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